La NBA è partita da due settimane e di certo non si può dire che manchino le prime sorprese.

Detto si sta parlando ancora di poche gare e che gli attuali valori non saranno necessariamente gli stessi che vedremo ad inizio Aprile 2018, resta il fatto che ci sono diversi spunti di riflessione dopo i primi match di regular season.

Su tutti, i Cavs. Con un misero bilancio di 3 vittorie e 5 sconfitte sono forse la sorpresa in negativo più eclatante e non necessariamente per il computo W/L, quanto invece per la pochezza difensiva espressa fino ad ora. Il 114,4 di Cleveland è infatti il peggior valore per quanto riguarda il Defensive Rating (stima dei punti concessi su 100 possessi) di tutta la Lega e si abbina ad un Offensvie Rating appena mediocre (107,7 punti stimati su 100 possessi offensivi).
Va detto che i Cavs, specie per l’assenza di Thomas, sono ad oggi un cantiere aperto in cui gli equilibri sono ancora tutti da trovare. Stupisce però la poca attenzione sul fronte difensivo che è già stata sottileata più volte da James durante le interviste post-partita.

Senza allontanarci dalle finaliste degli ultimi 3 campionati, anche i Warriors hanno mostrato fino ad ora poca lucidità nel difendere il proprio canestro (Der Rating 113,5), mentre come era prevedibile, l’attacco è l’ultimo dei loro problemi come evidenziato dal netto distacco che li separa dal resto delle altre squadre, posizionandoli al primissimo posto in classfica per l’Offensive Rating (120,18).

Tra le altre sorprese, spiccano su tutti i Magic, praticamente affiancati ai Clippers, e che nessuno immaginava potessero essere posizionati così bene nel quadrante del “Good Offense Good Difense”, specie se si considera l’organico a disposizione, composto prevalentemente dagli stessi giovani che fino al campionato scorso sembravano ancora ampiamente incompiuti come nucleo.

Nel grafico a seguire, sono riportati i posizionamenti delle 30 squadre distribuiti a seconda dei rating di attacco-difesa e col quale potete interagire per avere i dettagli puntuali per i due rating e per il bilancio W/L.

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Fabio Fantoni

Nonostante sia stato una delle più grandi promesse della storia, quando si parla di basket sono decisamente più dominante davanti ad un computer. Specie se "do i numeri"

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