di Raffaele Ferraro

 

 

ore 7:15 suona la sveglia. Trattenendo la pipì, con un occhio che non si apre ancora, e con un fiato che stenderebbe anche i cugini Salamanca, stando sotto le coperte ti rivolgi al cellulare: “Siri, il solito grazie”. E si apre la pagina dei risultati NBA.

 

ore 7:45 colazione. Con una mano tiri i Bucaneve nella tazza di latte spezzando il polso come Ray Allen, con l’altra navighi su YouTube per guardare highlights di tutte le partite.

 

ore 8:15 sogneresti di metterti pantaloncini di Toronto, le Air Jordan 11 retrò e la canotta di Mason Rocca della Nazionale, ma anche sta mattina tocca infilarsi camicia e pantaloni scuri per andare in ufficio

 

ore 9:25 su Facebook stanno discutendo su chi sia più forte tra Kobe, LeBron e Jordan. Piuttosto che infilarti in quella discussione, preferisci dire la tua sotto al post “Chi era più sexy tra Gaspare, Melchiorre e Baldassarre?”

 

ore 9:50 stai innaffiando 4 colleghi di lavoro con una bottiglia di champagne Krug Clos d’Ambonnay. Ti chiedono se hai fatto 6 al Superenalotto, ma rispondi che Anthony Davis ha realizzato 38 punti, 21 rimbalzi, 8 stoppate, 4 assist, 7 recuperi, tirando col 94%, e tu ce l’hai al fantabasket.

 

ore 10:30 pausa caffè al bar. C’è una Gazzetta libera sul bancone. Come sempre cominci a sfogliarla dalla fine. Le prime 49 pagine di calcio con uno speciale sulla cagnolina di Ronaldo che ha il ciclo irregolare, le leggi dopo.

 

ore 11:15 pausa instagram stories di Boban Marjanovic

 

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ore 12:40 fine pausa instagram stories di Boban Marjanovic

 

ore 13.45 la tv in mensa viene girata su Studio Sport. Un servizio parla dell’ennesima sconfitta di LeBron James con i suoi Los Angeles Galaxy. Scatta l’allarme antincendio.

 

ore 15:00 su WhatsApp, dopo 74 foto di donne nude, 21 video porno tra cui 1 sul tiro di Curry, qualcuno propone un campetto dopo il lavoro.

 

ore 15:45 stampi per errore un pdf. Devi buttare via 4 fogli. Ma ti si illuminano gli occhi. Appallottoli i 4 fogli, ti sgranchisci le gambe, sguardo fiero, concentrazione, inizi a parlare da solo a voce altissima: “… e Jordan se la prende direttamente dalle mani di Malone. Ultimi 15 secondi, -1 Chicago. Il palleggio per Michael Jordan che ha spazio. Tutti lo aspettano, può essere l’ultima azione della sua carriera NBA. Arresto tiro… JORDAN. JORDAAAAAAN. MICHAEL JEFFREY JORDAN”. Hai fatto canestro con la palla di carta nel cestino posizionato a 25 cm da te, mandando contemporaneamente al bar il tuo collega americano Byron Russell.

 

ore 16:15 sulla tua scrivania arriva la lettera di licenziamento da parte del capo. Lasci l’azienda tra due ali di folla facendo “6” con le dita.

 

ore 17:00 arrivi al campetto. I tuoi amici hanno delle canotte bellissime e nuovissime: Durant, Harden, Kobe, Doncic, Nowitzki, Gallinari e Lillard. Tu hai una canotta tutta rossa con due buchi di sigarette sul dorso, e il numero 4. E’ quella di quando giocavi nell’under 13 del tuo paese, ma la spacci per quella di Giannis Antetokounmpo del Filathlitikos, la squadra di A2 greca dove giocava da giovane. Tutti gli amici restano a bocca aperta.

 

ore 17:15 ti allacci le Kipsta comprate in offerta a 29 euro alla Decathlon con tomaia in titanio e vesciche incluse nel prezzo, e cominci a giocare.

 

ore 17:40 provi un eurostep alla Harden: pallone da una parte, crociato dall’altra.

 

ore 18:45 dopo un’ora e mezza di gioco, 5 partite ai 31 e 5 sconfitte, con l’aiuto di 4 muratori riesci a toglierti le Kipsta dai piedi.

 

ore 20:00 su twitter ti imbatti nel video di un tifoso che al Barclays Center di Brooklyn ha segnato da centrocampo e ha vinto 20 mila dollari. Ti commuovi, non per lui, ma per te che qualche anno fa, all’intervallo della finale scudetto tra Sassari e Reggio Emilia, hai segnato due volte da centrocampo e hai vinto:

 

ore 20:30 dovresti andare a cena a casa della tua ragazza, ma in tv c’è CSKA-Olympiacos di Eurolega.

 

ore 20:35 la morosa non si beve la scusa della febbre e ti avverte che se entro 10 minuti non sei da lei, ti molla. Fai casa tua-casa sua correndo come Campazzo in campo aperto.

 

ore 22:15 lei ti sta parlando della Robby che si è mollata da Andrea perché la Marty le ha detto che Andrea se la faceva con la Lucy che è la sorella della Kikka, quella che stava con Checco… Nel mentre tu stai pensando che l’Olympiacos ha appena vinto di 1 in casa del CSKA con tripla da 8 metri di Spanoulis e tu non l’hai vista. Però sei informato sulla vita della Robby che non sai neanche chi cazzo sia. La vita fa schifo. Piangi.

 

ore 22:20 La tua ragazza, credendo tu sia commosso per la Robby, ti abbraccia dicendo che sei un ragazzo molto sensibile.

 

ore 00:10 dopo aver rinnovato l’abbonamento a Eurosport, registrato l’anticipo di domani su RaiSport tra Venezia e Milano, guardato i riassunti di tutti i match NBA sul League Pass, visto la replica di Casale Monferrato-Tortona sul LNP Tv Pass e di Neptunas-Strasburgo su livebasketball.tv, vai a letto sintonizzandoti su SkySportNBA che sta trasmettendo gara 6 delle Finals del 1980, Philadelphia-Lakers, quando Magic, allora rookie, giocò da centro al posto di Jabbar infortunato. Sei sotto di 700 euro in banca, ma essere malati di basket non ha prezzo.

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Raffaele Ferraro

Sono quello che gestisce la pagina facebook e il profilo twitter. Scrivo tutti i pezzi violentando quotidianamente la lingua italiana. Sì insomma, sono quello che non ha una vita sociale.
Ora che abbiamo anche un sito ho raccattato dalla strada tre disperati dal buon livello di ignoranza ma soprattutto dal massimo livello di passione per la palla a spicchi.
Essendo di Bologna ho più pallacanestro che trigliceridi nel sangue.

3 comments

  1. No! Mason Rocca mi è simpatico, ma io dal 1972 sogno di andare in ufficio con la maglia di Meneghin. Quella dell’Ignis, meglio quella blu, della Nazionale, della Billy, Philips, Tracer, ma di Meneghin. Quando dovesse essere bagnata posso mettermi la 6 rossa di Philadelphia e mentre lascio il lavoro, licenziato i colleghi m urlerbbero in coro “Beat LA, beat LA”.

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