Come per tutte le cose, anche per la NBA, alla fine dell’anno è tempo di tirare le prime somme per quanto riguarda il 2018.

La stagione 2018/19 è ancora lunga, ma dopo due mesi abbondanti di regular season, alcuni sintomi manifestatisi dopo le prime gare sembrano adesso molto più delle certezze.

Sì, certo: parliamo anche dei Warriors.

Tralasciando momentaneamente gli screzi nello spogliatoio (non proprio una banalità) e anche il momento più no che sì di Klay Thompson al tiro (anche qua…), c’è un dato che salta agli occhi.
La difesa di Golden State non è più (o almeno per ora) quella che li ha caratterizzati negli ultimi campionati.

Se l’attacco non è mai stato un problema, come dimostra il loro offensive rating pari a 114,5 (primo della lega), nella fase difensiva c’è stato un netto peggioramento che li ha portati ad avere un defensive rating al di sotto della media (110,5).

Solo i prossimi mesi ci diranno quanto i rating siano una rappresentazione fedele del vero valore dei Warriors, attualmente fermi ad una percentuale di vittorie di poco superiore al 65%, di certo lontana a quanto ci hanno abituato recentemente.

Ci sono invece alcune nuove realtà che nel corso di questi mesi hanno decisamente confermato i trend positivi di inizio stagione, come ad esempio i Milwaukee Bucks che si sono stabilizzati nel cerchio ristretto di chi performa bene per entrambi i rating.

Senza trattenerci troppo, vi lasciamo all’esplorazione dei dati che, rispetto al passato, presenta qualche funzionalità aggiuntiva.

Ora sulla destra trovate anche i rating dei singoli giocatori (con almeno 8 gare giocate e una media di 10 minuti a partita) che potete filtrare cliccando sulla squadra di cui volete un focus.

In aggiunta, abbiamo inserito anche un campo di ricerca per andare a trovare ogni giocatore che magari potrebbe essere sovrapposto ad altri nella visualizzazione di default.

Per chi visualizza l’articolo su device mobile, è consigliato un orientamento orizzontale del dispositivo.

 

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Fabio Fantoni

Nonostante sia stato una delle più grandi promesse della storia, quando si parla di basket sono decisamente più dominante davanti ad un computer. Specie se "do i numeri"

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