Boston: il tifoso tipo dei Celtics ascolta “La Solitudine” della Pausini, aspetta la partita con la stessa gioia con cui uno attende di entrare dentro l’ambulatorio del dentista che dovrà fargli 4 otturazioni e 3 estrazioni. Per lui Boston schiera Rondo e “altri 5/6 che fanno la ruota con lui”. Non possiede il lettore dvd ma è rimasto affezionato al videoregistratore con le testine più consumate delle caviglie di Grant Hill e ha in casa non meno di 150 vhs su Larry Bird e c. Anche quelle in cui c’è scritto “matrimonio” o “battesimo di mio figlio” c’è dentro comunque qualche tiro dalla media di McHale o qualche gancio di Robert Parish.

Brooklyn: il tifoso tipo dei Nets tifa Knicks ma si è frantumato la minchia di non vincere mai niente, e allora attratto dai soldi del suo presidente e da un roster di tutto rispetto, ha deciso di andare a vedere “quegli altri”. Mediamente ha sui 50 anni, possiede la maglia di Lopez perchè guarda Beautiful e ha sempre sognato di farsi Brook, gira con una macchina non inferiore ai 150 mila dollari, e per ristrutturare l’attico a Manhattan ha chiamato l’impresa edile di Reggie Evans.

New York: il tifoso tipo dei Knicks è tutti gli anni Nobel per la pazienza. Indossa una maglietta diversa in base a quello che deve fare: se va a figa-maglia di JR, se deve andare ad incassare un credito-maglia di Kenyon Martin, se fa a rissa da ubriaco in un locale e la passa liscia-maglia di Metta, se invece arriva la polizia-maglia di Prigioni. Il tifoso tipo dei Knicks è contento dell’arrivo di Bargnani come un bambino di 14 anni quando riceve un libro per natale.

Philadelphia: il tifoso tipo di Phila quest’anno si prende un anno sabbatico. Se la storia si ripete anche l’anno prossimo, va nelle sede della società con la maglia di Allen Iverson e con la pazienza e la capacità di ragionare di Breivik, spiega le sue ragioni alla dirigenza.

Toronto: il tifoso tipo dei Raptors è quel 3% che non va a vedere l’hockey perchè fa freddo. Nella vita, come nella pallacanestro, è sempre pronto ad accogliere la sconfitta. Pensate che quando va alla Snai, straccia la bolletta appena l’ha giocata.

Dallas: il tifoso tipo dei Mavs, parla fluentemente il tedesco e ha sempre il cappello da cowboy. Un binomio bello da vedere come un film di Federico Moccia. Il tifoso tipo di Dallas trascorre le vacanze a Cuban.

Houston: il tifoso tipo dei Rockets non fa l’abbonamento dietro al canestro per evitare di mettere a repentaglio la propria vita quando Howard è in lunetta. Vive un periodo di confusione in quanto è felice per l’arrivo di Howard ma è ben conscio che in lui non dovrà rivedere un Olajuwon altrimenti il suicidio sarebbe l’unica via percorribile. Ah, il tifoso tipo di Houston farebbe fallire la Gillette.

Memphis: il tifoso tipo di Memphis ha il poster di Randolph per un doppio scopo: ricordarsi chi è che stupra i lunghi avversari senza saltare e fissarlo per far passare il singhiozzo. E’ sicuramente un tifoso molto caldo che rispecchia alla grande il gioco sempre aggressivo dei suoi giocatori.

New Orleans: il tifoso tipo dei Pelicans non sa ancora di esserlo.

San Antonio: il tifoso tipo degli Spurs è molto pragmatico e sintetico nelle risposte “Sì, no, boh, forse, turnovers, preseason”. Quando naviga sui siti porno predilige sempre la categoria “granny” perchè è abituato a venire vedendo giocare persone non più giovanissime.

Chicago: il tifoso medio dei Bulls calza le Jordan, tira spesso fuori la lingua e va a dormire sempre alle 23 dopo aver visto “Derrick” su Rai Due.

Cleveland: il tifoso medio dei Cavs ritaglia tutte le copertine delle riviste dedicate a Lebron James per risparmiare sulla carta igienica. La stessa carta che ha utilizzato quando ha saputo che Lebron forse tornerà a Cleveland. Carta non più utilizzata per pulirsi il culo. Il tifoso medio dei Cavs vuole un gran bene allo zio.

Detroit: il tifoso medio di Detroit vive lo stesso smarrimento di un abitante di Nazareth di 2000 anni fa. Sa che è concittadino di Gesù Cristo ma fatica ancora a capacitarsene. Detto questo mediamente il tifoso dei Pistons ha la fedina penale più sporca delle mutande di Robinson quando giocava contro Olajuwon.

Indiana: il tifoso medio dei Pacers odia i Knicks, ha la miamifobia, e per lui il basket è una religione. Quando gli capita qualcosa di brutto è facile che si lasci andare a bestemmie come “Mannaggia a Paul George” o “Boia Mullin”.

Milwaukee: il tifoso tipo dei Bucks si mangerebbe vivo il suo beniamino quando sbaglia, ma poi pensa che la squadra fa schifo, non c’è più Ray Allen e soprattutto non c’è più il mostro. E allora se ne va a tifare Green Bay.

Denver: il tifoso medio dei Nuggets può anche vedersi arrivare in squadra Lebron, Kobe, Durant e Harden, che il suo idolo resterà comunque Javale McGee. Molti dei tifosi italiani di Denver sono tifosi di Milano, e quindi abituati alla sconfitta più di Bersani. Il tifoso di Denver usa spessissimo le cartine. E non perchè si perde.

Minnesota: il tifoso tipo dei Timberwolves è un tipo mattacchione, che ama ridere e scherzare e che guarda la pallacanestro con occhi diversi. Può anche perdere di 71 in casa contro i Bobcats che se Rubio fa un bel nolook e Love fa la tripla doppia lui è comunque felice. Pacioccone.

Portland: il tifoso medio dei Blazers è sempre infortunato: sciatalgia, lombalgia, sinusite, morbillo, varicella, alluce valgo, osteoporosi, quinta malattia, sono tutte cose all’ordine del giorno. Ecco perchè, che si vinca o che si perda, lui comunque sta di merda.

Oklahoma: il tifoso tipo dei Thunders è abituato ad arrivare secondo. Ha una gran passione per Pedrosa e prova grandissima ammirazione per Angelino Alfano. Il tifoso tipo di Oklahoma si veste come Westbrook e non si capacita di come mai non trovi una figa neanche a pagarla.

Utah: il tifoso tipo dei Jazz è di due tipi: gli Stocktoniani e i Marloniani. Gli Stocktoniani assistono gli amici, assecondano la fidanzata e sono generosi coi postini che suonano per recapitare una multa, i Maloniani vengono assistiti dagli amici, hanno la fidanzata che obbedisce e suonano sempre due volte.

Atlanta: il tifoso tipo degli Hawks se ne sbatte il cazzo della sua squadra fino ad aprile, poi improvvisamente impazzisce per la sua squadra manco fosse tornato Dominique Wilikins. Tempo 7 giorni e può tornare ad occuparsi della sua Coca Cola.

Miami: il tifoso tipo degli Heat è donna, con una quarta di tette rifatta, scrive al cellulare con palla a Lebron James sul -1 di gara 7 della finale Nba e ne vuole disperatamente da Chris Bosh. Che ne vuole dal marito.

Orlando: il tifoso tipo dei Magic va a Disneyworld

Washington: il tifoso tipo degli Wizards è abituato a vedere i suoi giocatori sparare da ogni dove, anche negli spogliatoi. Spesso la domenica invece di guardare la sua squadra si reca al poligono.

Charlotte: il tifoso tipo dei Bobcats è in cura da uno bravo.

Golden State: il tifoso tipo dei Warrioris ha la maglia di Curry, i pantaloncini di Curry, i suoi figli li chiama tutti Steph come Curry, il riso è al Curry e tutte le volte che Curry si tocca una caviglia il suo cuore diventa come quello di Julian Ross.

Clippers: il tifoso tipo dei Clippers dopo anni di mortorio non è ancora abituato allo spettacolo offerto da suoi beniamini odierni ed esulta per le rovesciate di Blake Griffin sui cross di Chris Paul.

Lakers: il tifoso tipo dei Lakers quando è a letto con la moglie si bulla del suo black mamba, ignaro che lei con le amiche lo definisce un “cucciolo di lucertolina”. Per lui i Lakers sono Kobe Bryant più quelli che gli passano la palla anche perchè se non gliela passano sono dei bastardi infami. Il tifoso tipo dei Lakers se pensa a Phil Jackson e subito dopo a Mike D’Antoni gli viene voglia di fare bungee jumping senza elastico.

Phoenix: il tifoso tipo dei Suns pensa che il gm attuale sia un talebano ubriaco, altrimenti non si spiegherebbe il suicidio della sua squadra del cuore. E’ sempre dal dietologo perchè fisicamente si ispira alla linea di Charles Barkley.

Sacramento: il tifoso tipo dei Kings mentre è al palazzo guarda coi lacrimoni sull’ipad i Kings del 2001 e tutte le volte che vede Stojakovic sbagliare la bomba dall’angolo bestemmia in 35 dialetti stretti dell’Italia meridionale. Il tifoso tipo di Sacramento non sa di avere la maglia tarocca di Cousins perchè quella originale è di Cantù.

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Raffaele Ferraro

Sono quello che gestisce la pagina facebook e il profilo twitter. Scrivo tutti i pezzi violentando quotidianamente la lingua italiana. Sì insomma, sono quello che non ha una vita sociale.
Ora che abbiamo anche un sito ho raccattato dalla strada tre disperati dal buon livello di ignoranza ma soprattutto dal massimo livello di passione per la palla a spicchi.
Essendo di Bologna ho più pallacanestro che trigliceridi nel sangue.

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