Ore 9:30 sparatoria ad Indianapolis. E’ il benvenuto che si danno i giocatori ad ogni allenamento.

 

Ore 10:30 Lebron è ancora arrabbiato per la sconfitta di domenica ed entra nello spogliatoio lanciando il borsone contro il muro. Bosh lo imita scagliando la borsetta.

 

Ore 11:30 Paul George arriva con 2 ore di ritardo e si scusa con l’allenatore

“Le chiedo scusa, non ricapiterà più”

“Paul, anche se abbiamo vinto gara 1 non ti puoi permettere questi cali di concentrazione”

“Ha ragione coach. Ma sua moglie non mi faceva più andare via”

 

Ore 11:40 si cerca di rianimare Vogel col defibrillatore

 

Ore 12:00 Durant telefona ad Ibaka

“Sergi, devi rientrare. Senza di te ci sono più possibilità che Sterling si arruoli in Emergency per fare il volontario in Burkina Faso che noi di andare in finale”

“Kevin, sto cercando di fare l’impossibile. Ma la situazione la conosci bene. Il dottore dice che la gamba non tornerà a posto prima di almeno un mese. Fosse per me giocherei anche su due gambe sole”.

 

Ore 13:00 Bergoglio scrive su twitter a Duncan “Stanotte per un attimo hai fatto vacillare la mia fede in Cristo #CredoUnPoAncheInTim”

 

Ore 13:30 Westbrook e Caron Butler si sfidano a QuizDuello: 0 pari, vince lo sport

 

Ore 14:30 Chalmers si allena sulla difesa. Dopo aver preparato alla perfezione “la spinta pulita su Watson in entrata per farlo finire con la testa dentro il tavolo dei giornalisti per procurargli una commozione cerebrale”, oggi si concentra sul “piede sotto a Stephenson con accoltellamento ai reni”

 

Ore 16:00 L’acqua Lete annuncia che il prossimo spot lo girerà all’interno del cervello di Russell Westbrook

 

Ore 17:30 Un delinquente della zona è dentro lo spogliatoio Heat che aspetta qualche giocatore per puntargli il coltello alla gola e rubargli tutto

 

Ore 18:00 Il delinquente lascia una moglie e 4 figli. Spoelstra sull’accaduto “Non so cosa sia successo, so solo che ho mandato anzitempo a fare la doccia Andersen e Beasley  perché erano poco concentrati e poi è accaduto qualcosa, ma non so dirvi altro”

 

Ore 19:00 Ginobili e Duncan trionfano al torneo di scopone scientifico al centro anziani “Terry Cummings”. E’ l’ottavo titolo per loro

 

Ore 20:30 Paul George è sul divano a rilassarsi. Facendo zapping in tv capita sulla finale di Eurolega Maccabi-Real. C’è un time out chiamato da Pablo Laso. In campo le cheerleaders lituane

 

Ore 20:45 All’aeroporto di Indianapolis nella fila per il check-in del volo 796 diretto a Kaunas, c’è un ragazzotto alto con la tuta dei Pacers

 

ore 21:45 Steven Adams è sul balcone del suo appartamento al 45 esimo piano che stende il bucato. Inavvertitamente si sporge un po’ troppo e perdendo l’equilibrio precipita di sotto

 

Ore 22:00 “Ho colpito inavvertitamente la sua auto e me ne assumo la totale responsabilità per il risarcimento dei danni. Suoni al campanello Adams”. E’ il bigliettino che Steven ha lasciato su quello che resta del lunotto anteriore dell’Audi Q8 sulla quale è atterrato

 

Ore 23:30 quasi tutti i giocatori sono nelle loro case a riposarsi. Ray Allen è in palestra a tirare

 

Ore 23:45 Popovich apre il vocabolario e punta il dito su una parola a caso: la userà per l’intervista di gara 2

 

Ore 00:30 Scott Brooks prende appunti mentre guarda la finale di Eurolega e sconsolato pensa fra sé e sè:

“Oh, se David Blatt allenasse al posto mio, a Durant non basterebbero due mani per gli anelli”

 

Ore 01:00 Un’altra giornata di tensione, concentrazione, paura, eccitazione è giunta al termine. Tutti i protagonisti delle finali di conference stanno dormendo. Molti stanno sognando la finale. Il silenzio regna nelle loro case, si sente solo del rumore provenire dall’appartamento di Paul George. Quando è uscito per andare all’aeroporto si è dimenticato di spegnere la tv. Stanno trasmettendo un’intervista a Schortsanitis.

Il giornalista gli domanda: “Cos’hai pensato quando hai visto la coppa?”
“Schortsy, sono 8 etti e mezzo. Che faccio, lascio?”

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Raffaele Ferraro

Sono quello che gestisce la pagina facebook e il profilo twitter. Scrivo tutti i pezzi violentando quotidianamente la lingua italiana. Sì insomma, sono quello che non ha una vita sociale.
Ora che abbiamo anche un sito ho raccattato dalla strada tre disperati dal buon livello di ignoranza ma soprattutto dal massimo livello di passione per la palla a spicchi.
Essendo di Bologna ho più pallacanestro che trigliceridi nel sangue.

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