1. Chi investe come main sponsor nel basket ha il marchio sulla maglia e su radio, tv, giornali, siti internet si parla di Acqua Vitasnella Cantù, Enel Brindisi, Cimberio Varese e non come succede in altri sport di Milan, Inter, Juventus. Con più visibilità in tv si attraggono gli sponsor.

 

2. Gli spot da 30 secondi servono a promuovere un prodotto. Spesso e volentieri gli spot sono brutti e poco efficaci. Dateci una possibilità: trasmettete per una settimana i 13 punti di fila di McGrady contro San Antonio. Lo so, dura 35 secondi e non 30, ma potrebbe essere lo spot più bello mai passato in televisione.

 

3. Rojadirecta e simili devono la maggior parte del successo ai tifosi di basket. Dal momento che il basket in tv è più assente della musica nei cd di Gigi D’Alessio, chi segue il basket a furia di seguire le partite in streaming, può aggiungere nel curriculum vitae alla voce “lingue conosciute”: arabo, armeno, kazako, pakistano, spagnolo, russo, giapponese. Meritiamo più basket in tv perchè ogni tanto fa bene anche dare una ripassata all’italiano.

 

4. Qualsiasi programma tv ma anche qualsiasi locale, funziona se c’è la cosa più importante: la gnocca.
Puoi aprire un locale fighissimo, con cockatil buonissimi, ottima musica e bella gente, ma se la percentuale di gnocca è più bassa di quella di Sonny Weems col Maccabi, nel tuo locale non verrà nessuno. Stesso discorso per la tv.
Non sottovalutateci. Tra le cheerleaders, il pubblico femminile sugli spalti, le fidanzate dei giocatori e i cameraman preparati attraverso master, meeting, riunioni tecniche, ad inquadrare più tette che falli, le partite di basket pullulano di gnocca.

 

5. Una volta alle tre del pomeriggio c’erano i campetti pieni e i bar vuoti. Ora ci sono i campetti più vuoti e i bar pieni, ed onestamente mi pare ci fossero un po’ meno coglioni in giro. Ora non è che il basket salva la vita, ma perlomeno facendolo vedere un po’ di più ci potremmo anche provare.

 

6. I giovanissimi attraverso una partita di basket in tv possono imparare l’inglese: pick and roll, garbage time, back door, crossover, hand off, coast-to-coast, fuck your mother.

 

7. Il basket in tv permette alle aziende di riutilizzare vecchi spot degli anni 70-80 senza dover investire soldi in campagne pubblicitarie col risultato di rilanciare il proprio marchio in maniera esponenziale. La Tassoni fino all’agosto dell’anno scorso era conosciuta solamente dagli over 65 associati alle bocciofile o ai centri anziani, da settembre, con gli Europei, ha visto decuplicare il proprio fatturato e i bimbiminkia in discoteca hanno cominciato a rovinarsi a suon di vodka e Tassoni.

 

8. Bisogna dare un senso alla parola “sport” dei principali programmi sportivi. Se decidi di chiamarti Studio Sport o Domenica Sportiva, bisogna che tra la nuova fiamma di Balotelli, il codice (pat)etico di Prandelli e i risultati di Valentino, ci infili dentro anche notizie di altri sport. Tra cui il basket.
Altrimenti chiamatevi La Domenica Calcistica o Studio Gossip.

 

9. La televisione svolge una funzione sociale di compagnia per le persone anziane o sole. Un anziano che vede tutti i giorni il “Grande Fratello” viene indotto al suicidio. Un anziano che vede Drake Diener mettere 7 triple in 10 minuti probabilmente si emoziona, si eccita e gli scoppia il by-pass.
In tutti e 2 i casi rischia di finire in paradiso. Ma almeno nel secondo caso ci va col sorriso.

 

10. I motivi dall’1 al 9 non valgono se la presenza del basket in tv viene offerta con standard qualitativi di basso livello per gli anni ’50. Ad esempio il festival di Sanremo è il programma più importante della tv italiana, la qualità con cui viene offerto ai telespettatori e quella delle canzoni è sempre di altissimo livello.
Vabbè dai, trasmettete più basket in tv. E se ci riuscite, un po’ meglio di Sanremo.

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Raffaele Ferraro

Sono quello che gestisce la pagina facebook e il profilo twitter. Scrivo tutti i pezzi violentando quotidianamente la lingua italiana. Sì insomma, sono quello che non ha una vita sociale.
Ora che abbiamo anche un sito ho raccattato dalla strada tre disperati dal buon livello di ignoranza ma soprattutto dal massimo livello di passione per la palla a spicchi.
Essendo di Bologna ho più pallacanestro che trigliceridi nel sangue.

11 comments

  1. Sopratutto perche' nel Basket, hai una emozione ogni 24 secondi….Nel calcio devi aspettare ( se arriva ) il goal….Emozione , tra l'altro rovinata, da tutte quelle cosa sub-normali, che il goleador , mette in atto.dopo la segnatura..fra mosse,tribalismi, stravolgimenti facciali , –e—coglionate varie….

  2. Come non apprezzare gli incredibili sforzi della Rai! Il promo delle partite sono terribili! L'orbita ellittica!

  3. Se nessuno fa qualcosa per il basket, dobbiamo farlo noi, in svizzera la situazione è esattamente la stessa, ma vabbeh noi siamo svizzeri e in A ci sono 500 persone di media ai "palazzetti" quindi gia bello che si veda una finale, ma in italia secondo me è scandaloso… punto. Lo sport più bello, entusiasmante, divertente, intelligente, pieno di tattica, dinamismo, tecnica, intelligenza ( a parte certa ignoranza ), forza fisica, e tante altre cose, non viene trasmesso a parte quella partita alla domenica su raisport1? Coerenza al di sotto dello zero.

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